Reiki e conflitti: ritrovare equilibrio nel caos, dentro e fuori di noi

Ci sono giorni in cui il conflitto sembra ovunque. Nelle parole taglienti dette troppo in fretta. Nei silenzi carichi di rancore. Nei pensieri che si rincorrono senza sosta mentre cerchiamo, invano, di dormire. Ma non tutti i conflitti sono visibili. Alcuni si consumano dentro, in uno scontro continuo tra ciò che sentiamo e ciò che crediamo di dover essere. Tra il bisogno di protezione e il desiderio di libertà. Tra la voce interiore e le aspettative esterne.

Conflitti interiori ed esteriori si intrecciano, si alimentano a vicenda. E a volte, ci lasciano esausti, confusi, disorientati. In questo panorama, il Reiki Tradizionale Giapponese non offre una soluzione immediata né una ricetta per “andare d’accordo”; ma può offrire qualcosa di ancora più prezioso: uno spazio di verità interiore, dove il conflitto può iniziare a trasformarsi.

Il conflitto interiore: quando il nemico sembra essere dentro di noi

A volte ci sentiamo spaccati in due. Una parte di noi vorrebbe cambiare lavoro, l’altra ha paura. Una parte desidera lasciarsi andare, l’altra teme il giudizio. Ci troviamo così a vivere in uno stato di costante tensione, come se ogni decisione, ogni pensiero, fosse un campo di battaglia.

Questi conflitti interiori non sono solo “mentali”. Si fanno sentire nel corpo: tensioni muscolari, mal di testa, tachicardia, insonnia. È il corpo che ci parla, che ci dice: “stai trattenendo troppo”. Ma spesso non sappiamo da dove iniziare.

Il Reiki non risolve il conflitto con un ragionamento. Non suggerisce cosa scegliere. Ci permette semplicemente di tornare in contatto con il nostro centro, con quella parte di noi che esiste prima del giudizio, prima delle aspettative, prima del rumore. Ed è lì che spesso emerge una nuova chiarezza.

Il conflitto con gli altri: quando l’equilibrio è una danza fragile

Ci sono poi i conflitti esteriori, quelli che viviamo con le persone vicine: familiari, partner, colleghi, amici. Spesso sono specchio di qualcosa che ci muove dentro. Una discussione che si ripete sempre allo stesso modo. Un’incomprensione che ci ferisce più del dovuto. Un comportamento che ci attiva rabbia, paura, chiusura.

Il Reiki non lavora sulla comunicazione diretta, ma sul terreno da cui quella comunicazione nasce: il nostro stato interiore. Quando siamo tesi, reattivi, confusi, ogni parola può diventare una miccia. Ma quando siamo radicati, presenti, consapevoli, anche i conflitti possono diventare occasioni di crescita e relazione.

Cosa rende il Reiki uno strumento prezioso nella gestione dei conflitti

  • Aiuta a “fermare il mondo” per un momento
    In un tempo in cui tutto accelera, il Reiki ci offre una pausa. Un luogo dove tornare a sentire senza giudizio. Spesso, questo solo gesto basta a far emergere nuove risposte.
  • Lavora anche sul corpo, dove il conflitto si deposita
    Tensioni alle spalle, nodo allo stomaco, rigidità al petto: il corpo è il primo a parlare nei momenti di conflitto. Il tocco del Reiki agisce direttamente su questi punti, sciogliendo ciò che è rimasto bloccato.
  • Favorisce la chiarezza mentale
    Dopo una o più sessioni, molte persone raccontano di sentire meno confusione, meno rabbia, più lucidità. Questo non risolve magicamente il conflitto, ma cambia il modo in cui ci si entra in relazione.
  • Restituisce una percezione di integrità interiore
    Quando i nostri “pezzi” sembrano sparsi, il Reiki ci aiuta a “ricompattarci”. A sentirci interi. E da lì, anche le relazioni con gli altri si trasformano.

 

Dalla separazione all’armonia

In Giappone, l’armonia non è intesa come assenza di contrasti. È una convivenza dinamica tra elementi diversi. Una danza tra forze apparentemente opposte che si rispettano. Anche dentro di noi, questa armonia è possibile. Non eliminando il conflitto, ma imparando a stare con esso in modo diverso.

Il Reiki, con il suo ritmo lento, con il suo invito al silenzio, ci accompagna proprio lì. Dove il conflitto diventa messaggio. Dove l’incomprensione lascia spazio all’ascolto. Dove ciò che sembrava separato può tornare a dialogare.

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